Francesco Pandolfi Balbi, o come piace chiamarlo a me: Francesco d'Assisi, è sceso dal Monte Subasio, dopo un ritiro durato, se non erro, alcuni anni. Personaggio eclettico con la passione per l'informatica, la Fantascienza, il Mistero, la Fisica quantistica, in modo particolare le teorie olografica di David Bohm e del Superspin di Malanga-Pederzoli, la Filosofia, la Metafisica; è amante della spontaneità e dei semplici piaceri della vita di cui la scrittura occupa una parte preminente, in quanto generatrice di bellezza e armonia.
Scrive di tutto, s''interessa di tutto, dalla tutela dell'ambiente e del benessere fisico e interiore dell'Uomo alla natura della vita e dell'esistenza di cui è un grande osservatore. Egli stesso si definisce un visivo-cinestesico ed enneatipo quattro conservativo, ma con queste auto-definizioni, si aprirebbe un capitolo di psicologia del profondo di difficile gestione. Comunque i suoi interessi sono molteplici e lo portano talvolta oltre i confini della realtà: vi invito a visitare il suo sito: http://www.poterepersonale.it.
Di carattere un po' schivo e di animo anarchico (E' un Ariete), una volta vinta la sua diffidenza nei confronti di Facebook, e ripresi i contatti con l'umanità, ha finalmente dato sfogo alla sua grafomania, grazie anche alla sua esperienza di editore e webmaster che lo ha portato alla quinta riedizione del romanzo "Nulla mai finisce" uscito per la prima volta con il titolo "Chiaraluna". Non ho fatto a tempo a rileggere la precedente edizione, chissà cosa avrà cambiato del romanzo e della trama.
Sinossi: Una serie di eventi apparentemente casuali trasforma la società globale – generatrice di sofferenza e fondata sui giochi di potere – in una dimensione fortemente naturale e a misura d'uomo . Nasce il mondo per
il quale – pur non avendolo mai conosciuto – molti provano da sempre profondissima nostalgia.
L’apparente tranquillità dell’atmosfera che regna nelle prime pagine preannuncia, però, un forte trauma planetario accompagnato da morte e sofferenza.
Nulla di nuovo all’orizzonte, si dirà. Eppure questo libro continua a piacere non solo a molti lettori di romanzi d’avventura, ma anche e soprattutto a chi ama riflettere sulla natura della vita, dell'Uomo, dell'universo.
L'apparenza, quindi, è quella di un romanzo avvincente, mentre la sostanza inneggia alla vita e contribuisce a una visione più piena dell'esistenza umana.
Cosa ci si può aspettare da un autore di fantascienza se non il genio che precorre i tempi: l'aeromobile di sua invenzione è stata descritta prima da lui poi l'ho vista realizzata e pubblicizzata sul sito della Fondazione Keshe; quella vera di Keshe, pare voli, plani e funzioni ad energia antigravitazionale al plasma (http://www.facebook.com/pages/Keshe-Foundation/126388777468892). Francesco l'aveva descritta nel suo romanzo che poi, lui non scrive mica romanzi, ma saggi travestiti da romanzi - vedere qui per credere: http://www.nullamaifinisce.it/. In fondo, se non erro, il titolo stesso ricalca la prima legge della termodinamica: "Niente si crea e niente si distrugge!". Ma cosa avrà cambiato in questa ultima edizione?
© Marzia Pasticcini
Certaldo, 29 settembre 2012