Cookies' Blog

Cookies' Blog

domenica 5 febbraio 2023

VIAGGIANDO NEL SUD


Stiamo viaggiando sull'autostrada, o in treno che costeggia l'autostrada, sono sedua accanto al finestrino sul sedile di sinistra e sto sonnecchiando.

Quanto apro gli occhi, vedo in lontananza alcuni palazzi che costeggiano l'orizzonte, il cielo è striato di arancio e rosso, non so se è l'alba o il tramonto.

Decido poi di svegliarmi per non perdere la visione del panorama.

Siamo nel sud, stiamo tornando verso casa. È giorno  appena mi alzo a sedere per guardare fuori. Vedo i palazzi scorrere nel riquadro del finestrino con i loro colori gialli, rosa e arancio. Noto che non sono molto diversi dalla città in cui vivo, anzi alcuni scorci la ricordano, sono quasi gli stessi, sembra proprio la mia città.

Arrivati in centro ci fermiamo, scendiamo di macchina e ci avviamo verso un locale, varchiamo la soglia ed entriamo in un bar o locanda gestita da alcune donne anziane detentrici di conoscenze ataviche, guaritrici o streghe. Il locale è pieno di gatti, gatti molto aggressivi rispetto a quelli cui siamo abituati dalle nostre parti. In una sala del locale una gatta distesa manda dei bagliori fluorescenti color turchese dagli occhi. Distesi a pancia in su  in tutta la loro lunghezza perpendicolare al suo muso i suoi gattini. Mi allontano da loro,  ma un altro gatto mi si attacca sul lato destro della mia gonna e non riesco a liberarmene. In quel mentre entra nel negozio un operaio o un muratore per comprare qualcosa ed entra nel locale dei gatti. Ho i miei gattini nelIa borsa chiusi in una scatola, dovrei farli uscire per dare loro da mangiare e da bere ma non è possibile in  quel locale con quelle bestie feroci in giro. Camilla è rimasta fuori in macchina ad aspettarci. Sto cercando di chiamarla sul cellulare. 

Domenica 5 febbraio 2023

©️ Marzia Pasticcini

sabato 4 febbraio 2023

LA CHIAVE NELLA PORTA

Una mia collega mi ha lasciato, appesa fuori dalla porta del suo appartamento, un sacchetto di plastica del supermercato con dentro un pollo da cuocere. Nel ritirarlo mi accorgo che è troppo piccolo troppo rinsecchito  e  vedo che ha lasciato la chiave inserita nella serratura. Sono tentata di girare la chiave ed entrare nel suo appartamento, ma non lo faccio. Non so se l'appartamento è vuoto o se c'è il marito.

...

Avverto una forte sensazione di pericolo, mi guardo attorno, e nella stanza dove mi trovo c'è un mobile largo e stretto, senza cassetti, senza sportelli; è un parallelepipedo. Ha però una ribaltina  che se buttata giù sporge molto facendogli assumere l'aspetto di un pianoforte, con un vasto spazio sottostante dove mi nascondo ranicchiandomi ben bene all'interno.

Nelle vicinanze c'è anche il  collega con cui condivido la stanza d'ufficio nella realtà che sta parlando al telefono credo con la sua amante. Forse lo avverto del pericolo e gli faccio notare che su una lista c'è scritto il nome di Enzo Tortora.

...

Sono sia la protagonista che l'osservatrice di questo frammento di sogno: dovrei essere una badante o una domestica straniera, thailandese odrientale, che parla un italiano stentato. Chiudo la porta di un bagno che dà sull'esterno e rivolgendomi a qualcuno sulla mia sinistra ma che non è inquadrato nell'immagine dico qualcosa del genere: "...chiude  bene... sennò padrone..." mentre con il ginocchio destro e con la mano sinistra tengo premuta la porta per poter far scorrere il paletto nel gancio e 

con grande sforzo la porta è chiusa.

Sabato 4 febbraio 2023

©️ Marzia Pasticcini