Cookies' Blog

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martedì 13 febbraio 2024

SPERDUTA PER LONDRA

Vado per affiggere un'ordinanza sulla bacheca con le puntine metalliche, ma non so dove siano state spostate tutte quelle affisse in precedenza e oramai scadute. Mentre osservo la bacheca per trovare uno spazio vuoto, mi rivolgo a Duccio che non lo sa e chiede ai colleghi.

Entra un nuovo dirigente che prende posto alla sua scrivania, è anzianotto e un po' spelacchiato. Mentre lo saluto non so più dove ho messo i documenti che avevo in mano.

Esco per tornare nel mio ufficio, varco la soglia e vedo che tre colleghe che non conosco si stanno avvicinando al mio computer.

"Scusate... devo lavorare!, dico loro e mi siedo alla mia postazione di fronte al computer e di fianco a loro che si trovano alla mia sinistra. Solo che la mia posizione è scomoda perché loro sono nel mezzo, mi stanno tra i piedi e non vogliono saperne di spostarsi, una è seduta alla scrivania e le altre due in piedi alle sue spalle. Si guardano fra sé molto sorprese del mio atteggiamento, mentre io sono tutta spostata sulla destra e decentrata. Sono lì  seduta senza spazio di manovra quando mi rendo conto di avere sbagliato ufficio. Quello non è il mio che si trova nel medesimo corridoio due porte più avanti sulla sinistra. Mi alzo piena di imbarazzo e mi avvio verso la mia postazione.

Mi trovo a Londra, sono per strada, devo raggiungere il mio ufficio o altra sede, forse dopo la pausa pranzo, ma devo avere sbagliato direzione, sto andando dalla parte sbagliata, quella che ho preso non è la direzione giusta, ma non ne sono sicura consapevole del fatto che a Londra una via ha più di due direzioni segnalate dai punti cardinali. E così mi siedo  su una panchina in un parco per consultare su google maps o sul London Street Finder la giusta direzione da prendere, quando mi si avvicina un immigrato dall'aspetto orientale, un pakistano credo, seguito da due suoi compagni.

Temo mi vogliano sottrarre il cellulare ed estorcere denaro, ma vengono richiamati da altri loro compagni.

Mi alzo e mi dirigo verso un chiosco che vende gelati in modo da consultare il cellulare in sicurezza.

Mi mischio tra i clienti, alcuni italiani parlano con il gestore che parla italiano. Io parlo in inglese e il mio accento non tradisce la mia provenienza e scopro che la donna è di origine russa.

Parlo inglese perfettamente solo non ricordo la parola per dire che qualcosa è costoso. L'uomo del chiosco allora mi dice in inglese: "the right word is 'expensive'!". "Yes, expensive" concordo pensando che forse dovrei e mi piacerebbe trattenermi diversi mesi a Londra. 

Lunedì 13 febbraio 2023

©️ Marzia Pasticcini

martedì 6 febbraio 2024

DECLUTTERING e FRANTUMAGLIA

Nella settimana dal 29 gennaio ad oggi martedì 6 febbraio sto facendo un decluttering completo delle cose del passato. Il termine decluttering oramai entrato nell'uso comune significa sbarazzarsi cianfrusaglie che appesantiscono la casa, l'anima e il corpo.

Nel mio caso sono libri che mi si attaccano alle mani e che non riesco a lasciar andare: libracci comprati in passato e che non significano più niente, libri gratuiti lasciati al supermercato e alla biblioteca per il libero scambio (book crossing), riviste di psicologia.

In questo stesso periodo ho fatto tre sogni che non ho scritto, sia per stanchezza e perché ero troppo impegnata a fare le borse per liberarmii da questo peso. Però ricordo bene le immagini più importanti.

La prima immagine rispecchia molto bene la situazione sopra descritta, le altre due non riesco ad interpretarle.

PRIMA IMMAGINE 

Cammino per strada con estrema difficoltà perché l'asfalto è cosparso di cacche di cane che nessuno ha raccolto. 

Arrivo quasi alla paralisi da non sapere dove mettere i piedi.

La stessa situazione è nel seminterrato davanti al garage della casa dei miei. Mi accingo a pulire il pavimento del seminterrato quando tornano i miei in macchina. Non faccio in tempo ad avvisarli, quando ancora sono sulla rampa d'accesso al garage, che hanno già parcheggiato davanti alla porta.

SECONDA IMMAGINE

Il mio collega di lavoro torna per la pausa pranzo con un ampio vassoio di cibo appena comprato.

Ancora in piedi di  fronte a me vedo che dal cartoccio posto sul lato del vassoio alla mia destra prendono ad uscire alcuni serpentelli neri sottili come grossi vermi. A tale vista, rimango come paralizzata e mi astengo dal toccare cibo.

In un'altra scena del medesimo sogno, vedo una famiglia seduta a tavola per la cena. Seduta di fronte a me è la padrona di casa che sta servendo del cibo da una padella che aveva messo sul fuoco a saltare. Sono i medesimi serpentelli neri che si muovono perché ancora vivi.

TERZA IMMAGINE

Sono in compagnia di un caro amico del gruppo di lettura della biblioteca comunale che non frequentiamo più da quando ha cambiato giorno ed orario, anzi il gruppo originario si è sciolto. Era un gruppo molto vivace e stimolante, ci scambiavamo consigli di lettura ed era diventato molto anarchico: ci piaceva leggere quel che ci pareva e discutere liberamente di tanti argomenti, rifiutandoci di seguire le direttive della moderatrice che voleva imporre a tutti i membri del gruppo la lettura di un solo e medesimo libro per volta per poi discuterne insieme.

Il mio amico D. si è sempre opposto a ciò e anche noi e poi era il più brillante del gruppo e di intelligenza superiore. Le discussioni che intavolava spaziavano dall'economia, alla scienza finanche al complottismo per le sue doti di preveggenza. Diciamo un intellettuale a tutto tondo, ma molto modesto come persona.

Ecco, nel sogno sono in sua compagnia. Siamo distesi sull'asfalto con la testa appoggiata al un muro di un palazzo, in parte nascosti alla vista. In parte perché il mio lato destro: spalla, braccio e gamba destra sporgono oltre l'angolo del muro.

Gli tengo stretta la mano destra.

In quel mentre sentiamo un prete che sta dicendo una messa all'aperto nel cortile alle nostre spalle, che invece di leggere il vangelo sta narrando la fiaba di Cenerentola.

Il mio amico rivolgendosi a me mi avverte: “stai attenta, sei troppo in luce!”.

Al che volgo lo sguardo sulla mia destra e vedo che la mia gamba è in piena luce e che il sole riflettendo sulla peluria bionda della coscia crea una sorta di aura fluorescente dorata.

martedì 6 febbraio 2024

©️ Marzia Pasticcini