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martedì 6 febbraio 2024

DECLUTTERING e FRANTUMAGLIA

Nella settimana dal 29 gennaio ad oggi martedì 6 febbraio sto facendo un decluttering completo delle cose del passato. Il termine decluttering oramai entrato nell'uso comune significa sbarazzarsi cianfrusaglie che appesantiscono la casa, l'anima e il corpo.

Nel mio caso sono libri che mi si attaccano alle mani e che non riesco a lasciar andare: libracci comprati in passato e che non significano più niente, libri gratuiti lasciati al supermercato e alla biblioteca per il libero scambio (book crossing), riviste di psicologia.

In questo stesso periodo ho fatto tre sogni che non ho scritto, sia per stanchezza e perché ero troppo impegnata a fare le borse per liberarmii da questo peso. Però ricordo bene le immagini più importanti.

La prima immagine rispecchia molto bene la situazione sopra descritta, le altre due non riesco ad interpretarle.

PRIMA IMMAGINE 

Cammino per strada con estrema difficoltà perché l'asfalto è cosparso di cacche di cane che nessuno ha raccolto. 

Arrivo quasi alla paralisi da non sapere dove mettere i piedi.

La stessa situazione è nel seminterrato davanti al garage della casa dei miei. Mi accingo a pulire il pavimento del seminterrato quando tornano i miei in macchina. Non faccio in tempo ad avvisarli, quando ancora sono sulla rampa d'accesso al garage, che hanno già parcheggiato davanti alla porta.

SECONDA IMMAGINE

Il mio collega di lavoro torna per la pausa pranzo con un ampio vassoio di cibo appena comprato.

Ancora in piedi di  fronte a me vedo che dal cartoccio posto sul lato del vassoio alla mia destra prendono ad uscire alcuni serpentelli neri sottili come grossi vermi. A tale vista, rimango come paralizzata e mi astengo dal toccare cibo.

In un'altra scena del medesimo sogno, vedo una famiglia seduta a tavola per la cena. Seduta di fronte a me è la padrona di casa che sta servendo del cibo da una padella che aveva messo sul fuoco a saltare. Sono i medesimi serpentelli neri che si muovono perché ancora vivi.

TERZA IMMAGINE

Sono in compagnia di un caro amico del gruppo di lettura della biblioteca comunale che non frequentiamo più da quando ha cambiato giorno ed orario, anzi il gruppo originario si è sciolto. Era un gruppo molto vivace e stimolante, ci scambiavamo consigli di lettura ed era diventato molto anarchico: ci piaceva leggere quel che ci pareva e discutere liberamente di tanti argomenti, rifiutandoci di seguire le direttive della moderatrice che voleva imporre a tutti i membri del gruppo la lettura di un solo e medesimo libro per volta per poi discuterne insieme.

Il mio amico D. si è sempre opposto a ciò e anche noi e poi era il più brillante del gruppo e di intelligenza superiore. Le discussioni che intavolava spaziavano dall'economia, alla scienza finanche al complottismo per le sue doti di preveggenza. Diciamo un intellettuale a tutto tondo, ma molto modesto come persona.

Ecco, nel sogno sono in sua compagnia. Siamo distesi sull'asfalto con la testa appoggiata al un muro di un palazzo, in parte nascosti alla vista. In parte perché il mio lato destro: spalla, braccio e gamba destra sporgono oltre l'angolo del muro.

Gli tengo stretta la mano destra.

In quel mentre sentiamo un prete che sta dicendo una messa all'aperto nel cortile alle nostre spalle, che invece di leggere il vangelo sta narrando la fiaba di Cenerentola.

Il mio amico rivolgendosi a me mi avverte: “stai attenta, sei troppo in luce!”.

Al che volgo lo sguardo sulla mia destra e vedo che la mia gamba è in piena luce e che il sole riflettendo sulla peluria bionda della coscia crea una sorta di aura fluorescente dorata.

martedì 6 febbraio 2024

©️ Marzia Pasticcini 


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