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venerdì 8 agosto 2025

Il pavimento

IL PAVIMENTO

Non appena varcata la soglia di un appartamento di cui non ricordo niente: né chi ci vive, né cosa ci faccio, mi accorgo che il pavimento è macchiato di vernice nera, dall'aspetto indelebile. È visibile subito nell'ampio ingresso. Io sono lì di fronte e da dietro l'angolo filtrano le voci dei padroni di casa. La cosa mi preoccupa, sia come fare a porvi rimedio che a non farmi sorprendere lì.

Poi non so come, né a opera di chi, il pavimento è perfettamente smacchiato e pulito.


©️ Marzia Pasticcini

Venerdì, 8 agosto 2025




mercoledì 9 luglio 2025

Questo è un sogno, questo è un sogno, questo è un sogno


Questo è un sogno, questo è un sogno, questo è un sogno


Sono in gita in una città straniera con i miei colleghi e colleghe d'ufficio fra cui c'è Sonia. 

Ci fermiamo in un'area balneare, una piscina. È  uno spazio ampio, credo che al posto dell'acqua ci sia sabbia e il bordo della piscina è un muro alto e stretto. Siamo sedute sul bordo della piscina con le gambe penzoloni. È l'ora di andare via, ma non si può passare se le ultime sedute sul muro non si alzano e se ne vanno per prime.

Il resto del gruppo proviene da una stanza interna alla mia destra -- io sono l'ultima seduta sul muro -- una stanza in cui non sono stata e di cui sono curiosa. Voglio vedere che cosa c'è. 

Appena se ne sono andate tutte, mi avvio di corsa per dare una fugace occhiata: è un ambiente ampio, ci sono tavoli, sedie, persone, sembra una biblioteca. Ma è tardi, devo raggiungere le altre. Mi vesto alla svelta, mi lascio addosso il costume e metto solo un paio di scaldamuscoli e un coprispalle. 

Appena in strada vedo che l'autobus è partito.         

Cerco il telefono per chiamare Sonia. Rovisto nella borsa e trovo un vecchio cellulare Nokia senza SIM. Lo rimetto dentro e viene fuori un vecchio telefono bianco Telecom con tastiera."Questo è un sogno, Questo è un sogno, Questo è un sogno!",  mi ripeto più volte, anche se è tutto reale. 

Sono consapevole che tutto è reale, ma non si sa mai. Meglio ripeterlo all'infinito. Sto pensando questo, quando mi sento chiamare da un ragazzo e una ragazza, due partecipanti alla gita che come me sono rimasti a piedi. Decidiamo di tornare a piedi come se facessimo una passeggiata. Ci ritroviamo così in un quartiere silenzioso, pieno di pace, con case  accoglienti."Che bello perdersi, se non ci si perde non si scoprono mai le cose nuove! Che bello vivere in un ambiente così, senza mezzi e senza preoccupazioni!" dico io mentre apprezzo le architetture locali:  palazzine a due piani, per me molto esotiche, con le loro finestre, il verde, gli uccellini e la pace del paesaggio. Camminiamo e ci ritroviamo in Churchill Road che prendo a osservare e che mi ricorda Haruyoshi il mio amico Giapponese, penso di scattare una foto e inviargliela.                      


©️ Marzia Pasticcini

       mercoledì 9 luglio 2025

martedì 20 maggio 2025

BALOO

 BALOO

Sono scesa dall'autobus e ho subito  attraversato la strada per poter andare al bar per un caffè. Quando sul marciapiede incontro una ragazza bionda col suo cane dello stesso colore di capelli. 

Mi soffermo un attimo per cercare il telefono che avevo messo in borsa alla rinfusa. Non lo trovo alla prima, così prendo a rovistare in lungo e in largo. Al che il cane si punta e non ne vuol sapere di camminare. 

La ragazzo lo tira via e lui si gira verso di me e mi guarda negli occhi, in attesa. Lei lo incita e lui niente da fare, anzi si muove verso di me quasi sorridesse. 

Io cerco il telefono e lei gli fa: "gnamo Baloo, non ha niente, non c'è niente da mangiare". Ma lui imperterrito vuole venire da me, tirando il guinzaglio mentre io continuo a cercare il cellulare. 

"Pensa sempre che nelle borse ci sia qualcosa da mangiare... vieni Baloo, non ha niente da mangiare!" Alla fine trovo il telefono è lo tiro fuori. 

"Hai visto Baloo... era un telefono. Vieni!". Baloo ha capito, mi guarda, sorride, si volta e se ne va scodinzolando. 

Non ho resistito e ho sentito di dovergli fare una foto. Al comando "seduto!", si è addirittura messo in posa.

Martedì 20 maggio 2025

lunedì 23 ottobre 2023

SPAZZANDO VIA FOGLIE SECCHE


Sto spazzando via foglie secche dal marciapiede di fronte a casa mia. Continuo a spazzare lungo tutto il marciapiede e anche sulla strada fino in fondo alla via e oltre un cancello in ferro battuto.
Continuo a spazzare spingendo foglie secche e polvere verso il centro della strada fino a che resami conto di essere andata oltre, mi fermo, alzo lo sguardo verso il cancello per tornare su i miei passi.

©️ Marzia Pasticcini

Domenica, 22 ottobre 2023



La sveglia ha avuto la meglio, ahimè


Il sogno di stanotte è molto complesso, tutto il tempo ho cercato di ricordarlo senza trascriverlo.

Mi sono rimaste solo poche immagini.

Mi vedo in alcune scene che cammino nuda per strada di notte o mattina presto; comunque è buio.

Cammino a passo svelto sul marciapiede, costeggiando le abitazioni sulla mia destra. Non passa neanche una macchina, forse una. Non è la prima volta che cammino nuda per strada in sogno e la sensazione, almeno in questo sogno, è per metà di disagio per essere vista e per l'altra non dico disinvoltura, piuttosto una necessità.

Cammino per raggiungere una destinazione, credo casa mia, camera dei miei. Non appena arrivata, mi dirigo alla finestra dove fuori sono appesi panni ad asciugare e che prendo a stendere e in questa operazione, tolti  tutti i panni,  si stacca anche il filo dalla parte sinistra e rimane penzoloni nonostante tutti i miei tentativi di riprenderlo.

In un'altra scena sono con mia madre per strada dove è in corso una strana processione di gente in costume, una processione a carattere religioso non cattolico, direi piuttosto buddista.

Purtroppo non ricordo altro, nonostante al risveglio fossi rimasta immobile ad occhi chiusi per rievocare le recenti immagini oniriche che erano veramente tante, non avrei avuto neppure la forza di annotare e la sveglia ha avuto la meglio aimè.


©️ Marzia Pasticcini 


Lunedì 23 ottobre 2023

martedì 26 settembre 2023

Sensazione di avere assistito alla visione di un film completo


Mi sveglio da un sogno mentre sto ancora dormendo con la piacevole sensazione di avere assistito alla visione di un film completo: una ragazza molto timida che sfugge all'attenzione di un uomo estraneo con una valigetta 24 Ore, un uomo di bell'aspetto ma in giacca e cravatta, che entra in casa e si rivolge allo zio. 

E invece della ragazza l'uomo incontra una donna anziana che gli sorride con aria seduttiva.

L'uomo forse avvocato viene da un appuntamento mancato.  

La ragazza si nasconde nella casa spostandosi di stanza in stanza mentre loro sentono un rumore e cercano ovunque accendendo e spengendo le luci mentre varcano la soglia di ogni stanza che vanno ad esaminare pensando ci sia un topo. 

Arrivati in fondo al corridoio all'ultima stanza, prima di essere scoperta, la ragazza esce nascosta da una grande scatola di cartone rovesciata sopra la testa scappa via; posiziona la scatola a terra e nascosta si mette a leggere con una lucina accesa che non filtra dalle pareti della scatola. 


Marzia Pasticcini

Lunedì 25 settembre 2023

sabato 16 settembre 2023

Museo con scogliera

 

Museo con scogliera


Sono senza borsa dentro a un museo a Siena. Un museo bello ma tetro e gotico: reperti archeologici e scaffali e cassetti in legno testa di moro.

In fondo al museo noto una scalinata scolpita nel tufo, fatta a torciglione più che a chiocciola, e molto ripida.


Scende una famiglia di inglesi: bambina, mamma con piccolo e babbo, tutti vestiti di bianco.

"Hello!" dico io.

"Hello!" rispondono loro.


Aspetto che esca il babbo perché c'è spazio solo in una direzione per una persona sola per volta.

Non appena il cunicolo è libero prendo a salire con fatica.

In alto L'apertura è stretta, un po' più larga della circonferenza della testa e di forma ovale. Occorre mettersi di profilo per non rimanere incastrati con le spalle.

Emergo in superficie e mi trovo agli antipodi, dall'altra parte del mondo.


Rocce, scogliera al di sotto della quale si aprono vasche naturali scolpite nella roccia di tufo, colme d'acqua calcarea o solfurea azzurra.

Mi siedo sulla roccia e contemplo quella meraviglia inaspettata.

Scopro che non occorre prendere la macchina o altro mezzo, il passaggio più veloce e all'interno del museo.


Voglio condividere quella meraviglia con i miei che cerco di persuadere a venire presto perché chiudono il museo, o meglio, l'accesso alla scogliera.

Insisto perché mi facciano passare, aspetto delle persone che vengono direttamente da Milano.

Chiedo loro di chiudermi nel museo. Acconsentono, anche se malvolentieri.


Non appena uscita dal museo, trovo il cancello chiuso, ma è solo accostato. Lo spingo con la mano, si apre.

Vedo una custode dentro lo sgabuzzino. Voglio fare una sorpresa ai miei, magari registro e ne parlo a Daniela.


©️ Marzia Pasticcini

(giovedì 25 febbraio 2016)