Cookies' Blog

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venerdì 28 agosto 2015

La cabina ascensore

Notte. Strade e case illuminate. Luisa cammina con passo deciso. I tacchi risuonano sul selciato bagnato con ritmo regolare cadenzato, fino a sparire dietro una tenda scura sovrastata da un'insegna illuminata: “CINEMA”.
Andrea mi invita a seguirlo. Una leggera foschia si è alzata velando di bianco l'oscurità.
Camminiamo rompendo il silenzio coi nostri passi ovattati, tingendo di bianco fumo l'aria con il nostro respiro.
L'ascensore ci porta su, sempre più su. Le immagini scorrono lente sullo schermo trasparente delle nostra cabina. Sprofondano in un abisso fatto di niente.
Su, su, sempre più su. Le immagini scorrono lente sullo schermo trasparente della nostra cabina; sprofondano in un abisso fatto di niente.

Su, su, sempre più su, ferri, impalcature, cantieri, ossature, scorrono; sfuggono inesorabilmente allo sguardo riducendosi a nere, grige formiche. Istantanee della memoria.



© Marzia Pasticcini

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