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domenica 30 giugno 2024

PROIETTATI ALTROVE IN UN VIAGGIO VIRTUALE E REALE


Nel reparto profumeria di una farmacia traccio sulla mano una striscia di colore azzurro metallizzato con una matita-ombretto che ho scelto e un'altra di colore rosa metallizzato. Tengo in mano le due matite-ombretto incapace di scegliere e nel frattempo mi passano avanti due o tre persone. La profumeria-farmacia chiude e mi sono rimaste in mano le due matite che metto in tasca.

Un ultimo cliente, arrivato in ritardo, bussa con forza alla porta e suona il campanello, ma nessuno risponde.

Torno la mattina seguente. 

Una commessa mi fa provare una matita-ombretto di colore verde brillante metallizzato.

“Ma è del colore della mia maglia! “, ma non so prendere una decisione. Una seconda commessa, la proprietaria questa volta, mi mostra il medesimo ombretto verde col medesimo risultato da parte mia: stesso colore, stessa maglia verde e non so scegliere, mentre tengo nella tasca destra le due matite del giorno precedente, le tengo strette strette nella mano.

Faccio tardi a lavoro e mi scuso col primo collega che trovo. 

Varco la porta d'ingresso del mio ufficio  e vedo tre colleghi seduti alle loro postazioni, una delle quali è la mia, seduti con le spalle rivolte alla parete in fondo alla stanza che guarda la porta d'ingresso, intenti ad osservare qualcosa sul computer di mezzo, il mio.

Quello che era seduto alla mia postazione si alza per farmi posto. Mi siedo ma non capisco la situazione. Sono in diretta-video con qualcuno straniero. Dicono che ora è tornata quella che parla inglese e posso continuare io il lavoro di traduzione simultanea che aveva portato avanti un collega che se n'è appena andato.

Seguo un po’ la vicenda con difficoltà non riuscendo a passare dall'ascolto alla traduzione dall’inglese all’italiano, quindi rimango in ascolto senza riuscire a parlare anche se capisco cosa stia dicendo la persona dietro lo schermo. Non riesco a memorizzare fiumi di parole e trasferirle agli altri senza perdere frasi e discorsi mentre sto parlando.

Comunque la cosa sta così: una donna araba al di là dello schermo chiede conferma della mia identità, pronuncia il mo cognome, al che sono un po’ titubante a rivelarmi, ma poi le do conferma.

Un gruppo di arabi oltre lo schermo dichiara guerra all’occidente perché non rispettoso dell’ambiente e del pianeta.

Non so come, ma io e i miei colleghi, mentre siamo in diretta video  ci ritroviamo all’improvviso proiettati sulla strada polverosa  di un paesaggio arabo dalla vegetazione rigogliosa, a bordo di una macchina furgoncino a sette o otto posti. Su entrambi i lati, olivi e fichi d’India costeggiano i tornanti in salita di una strada assolata.

Mi muovo dirigendo lo sguardo, incredula, a destra, a sinistra, avanti e sul lunotto posteriore.

“Ma non sarà che ci hanno caricato su un aereo a nostra insaputa e trascinato qui? È così reale” rifletto ad alta voce rispecchiando il pensiero degli altri passeggeri.

Arrivati a destinazione, scendiamo dall'auto che ci ha condotto a una casa, una casa semplice che si affaccia su un cortile. Costeggiamo un muro alla nostra destra che tocchiamo per sincerarci della concretezza di questa nostra esperienza. Oltrepassiamo due porte chiuse da persiane verdi scolorite e scorticate dietro le quali udiamo uno scroscio d'acqua di qualcuno che si sta facendo una doccia. Sicuramente è il marito della donna che ci accoglie, seduta su un masso all'angolo esterno di un rettangolo di erba verde, la cui morfologia ricorda la parte centrale di un chiostro. La donna seduta sul masso che guarda verso le due persiane a confine con lo stretto patio, cosparso di vasi di coccio allineati tra il muro e il rettangolo verde,  non si alza ma ci accoglie con uno sguardo sereno e un mezzo sorriso. 

Nella mia impacciataggine travolgo e rovescio due vasi. Mi scuso e rimetto alla bell'e meglio le due piantine acquatiche all'interno dei rispettivi vasi senza troppi danni. Poi alzo  lo sguardo piena di meraviglia nello scorgere sul lato opposto una parete di pietra naturale di colore azzurro.


‘©️ Marzia Pasticcini

Lunedì 1 luglio 2024

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