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mercoledì 1 maggio 2024

COLLEGHI, COLLEGHE e PROFUMI


In pausa pranzo con alcuni colleghi  e colleghe stiamo scendendo dal treno. Mi devo essere distratta un attimo, perché voltandomi non li vedo più, sono scomparsi. Non so neppure In quale ristorante siano andati tutti quanti.

Cerco un appoggio e tiro fuori dalla borsa il cellulare e cerco di ricordarmi invano qualche numero di cellulare.Ricordo a malapena solo qualche numero di telefono fisso dell'ufficio. 

In un'altra scena al rientro dalla pausa pranzo vedo che tre quattro colleghi se ne vanno via in macchina con un vecchio nostro dirigente, io rimango lì in piedi davanti al portone senza borsa senza chiavi dell'ufficio non so niente, né dove siano diretti, né per che cosa.

In un'altra scena da sopra la ringhiera di una mansarda alcuni Editori ci passano alcune pubblicazioni come regalo, sono cataloghi e libri d'arte di alcuni artisti contemporanei emergenti. Sfoglio alcune pagine per vedere se ce ne sia qualcuno che conosco, ma non ne trovo nessuno.

C'è anche un'esposizione: in un angolo sono esposti alcuni profumi realizzati in boccette artistiche quasi figure di donna accanto alle loro scatolette.

Ne stappo uno per sentirne l'aroma direttamente dalla boccetta e sulla pelle della mano sinistra. Passo oltre e ne stampo un'altra che ha il coperchio attaccato ad un pennellino con le setole a cresta di gallo. Me ne spalmo un po' sulla mano, ha un profumo pungente. La difficoltà ora sta nel rimettere il coperchio avvolgendo le setole su se stesse a forma di lancia per non rovinarle. A fatica ci riesco. È in quel momento che penso che non sono sicura se si possono stappare e annusare quelle boccettine o sono lì solo in mostra, comunque faccio tutto con delicatezza.

Non faccio il tempo ad esprimere questo pensiero ad alta voce che voltandomi noto che non lontano da alcune mie colleghe, sedute a terra in cerchio in conversazione, sono sparse sul pavimento molte altre boccettine di profumo e le scatolette vuote tutte mischiate tra loro. Per non essere incolpata ingiustamente, esprimo il mio disappunto, sottolineando ora la difficoltà  nel riabbinare il profumo giusto alla sua scatoletta e rimetterla in mostra nella posizione originaria. Sono anche arrabbiata perché la bramosia, l'avidità e l'egoismo di alcune mie colleghe mi hanno impedito di sentire gli altri profumi.

Solo dopo la mia osservazione, una collega con esitazione si stacca dal gruppo ed esprime il medesimo disappunto perché anche lei avrebbe avuto piacere a sentire tutti gli altri profumi mantenendo l'ordine.

Mercoledì 1 maggio 2024

©️ Marzia Pasticcini

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