Discesa scale, casa viaggiante, Arabia (sogno lucido)
Scalinata che scendo nel solito modo che faccio nei sogni. Ne sono sorpresa ed entusiasta.
"Ho vinto la paura delle scale perché riesco a scivolare giù come nei sogni". Così vado raccontando in giro.
Evento pubblico in cui mi esibisco.
L'immagine svanisce e mi rendo conto di stare sognando. Non era la realtà, mi sto per svegliare.
Apro leggermente gli occhi e dalla porta finestra vedo la testa di una statua di pietra che sormonta una collina al di sopra della città.
Un grido soffocato mi desta, ma quel che credo sia la realtà, ne sono convinta già, si tratta di un sogno.
Anche questo è un sogno.
La casa si sta muovendo lungo un viale, come fosse un’automobile. Scendo giù sul marciapiede del mio appartamento che si sta stabilizzando in città.
Vedo cartelli pubblicitari, pannelli con immagini olografiche delle Province e indicazioni stradali su fondo verde come si trovano in autostrada. Anche le targhe delle auto hanno scritte olografiche. Vedo le auto scorrere via, inghiottite da un sottopasso sormontato da tre pannelli verdi con le indicazioni stradali scritte in più lingue e in arabo.
Decido di fare due passi in città e sfruttare il sogno. Prima però mi devo alzare.
Prima di aprire gli occhi, ancor prima di vedere la statua, sono a letto, gli occhi ancora chiusi. Li tengo ben stretti per rimanere nel sogno lucido. Andrea accanto a me non vuole che mi alzi, mi tieni avvinghiata.
Mi alzo, vado in giro seminuda.
Gli uomini, tutti, mi guardano con desiderio e io mi eccito.
Negozio: profumeria. Mi tocco le labbra e chiedo una crema che mi spalmo sul seno e sul viso. Mi faccio dei pizzicotti e so di essere sveglia: ciò che sento sotto le dita è ciccia. Posso comprare quello che mi pare e farlo mettere sul conto del marito.
Prendo anche un paio di collane. Alcune ragazze che lavorano lì come commesse me ne fanno posare una perché è il simbolo dell'Isis e io non lo sapevo. Me ne dispiace perché mi piaceva.
La collana è simile alla scritta del programma televisivo Al Jazeera e in parte alla mano di Fatima ma con la forma di un asso di picche rovesciato.
Marzia Pasticcini
(anno 2008/2013)
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