Finito di leggere e giunta a destinazione, ripiego accuratamente gli occhiali da lettura e li ripongo nella loro custodia. Quelli da sole gli avevo gettati in borsa prima di salire.
Scendo dal treno, c'è troppa luce. D'istinto cerco a tastoni gli occhiali da sole sopra la testa, non ci sono.
In quale borsa li avrò mai messi, nella borsa bianca di pelle a zainetto o in quella di stoffa nera?
Fatti due passi mi fermo un attimo, sposto la borsa di stoffa dall'altro lato, libero lo zaino dal braccio sinistro, armeggio con la cerniera in situazione precaria, vi rovisto dentro… e...
Non ci sono.
La borsa di stoffa poi è talmente ingombra e congestionata che non riesco a trovare niente di quel che voglio, non è sufficiente puntellarla sulle ginocchia per guardarci dentro; mi occorre un appoggio sicuro.
Vedo una panchina libera che fa proprio al caso mio.
Mi avvicino, faccio per appoggiarla
sul sedile, quando sento un rumore sordo, di un oggetto di plastica che cade.
GLI OCCHIALIII!
Spero tanto che non si siano rotti nell'impatto.
Mi chino per raccoglierli, ma in terra non c'è niente.
Guardo sotto la panchina e non li vedo.
Eppure… lo avevo sentito, il suono… di qualcosa che cade.
Guardo ancora, ma non c'è niente!
Sogno o son desta?
Questo è un sogno, non può essere che un sogno!… mah…
Ma quali mi sarebbero caduti… quelli da sole di cui avrei ora bisogno o quelli da lettura?
Tolgo un bel po' di oggetti dalla borsa nera: il libro, la bottiglietta dell"acqua minerale, la lampada da lettura cinese… il cellulare… la custodia… il caricabatteria… le cuffie che sono rimaste a penzoloni.
Ah… ECCOLI!
Me li accomodo sulla testa a mo' di passata, metto via tutti gli oggetti alla rinfusa nella borsa e mi affretto per andarmene, ma… quelli da lettura, poi mi servono… anche solo per il telefonino.
Torno sui miei passi.
La panchina è ancora libera. Vi scaravento sopra le borse, faccio per sedermi, quando lo sguardo mi cade nello spazio oltre il sedile, tra questo e la spalliera.
Dietro, in basso, accostato alla parete, mi sembra di notare qualcosa.
Mi chino per meglio guardare quell'oggetto scuro quando sento una turista straniera urlare il nome del suo compagno -- "HEI… JOHN… COME ON! -- che le sta venendo incontro dalla biglietteria.
Tutta agitata mi si avvicina. Mi strappa gli occhiali di mano e se ne vanno con mille ringraziamenti: "thanks… thanks… grazie… grazie…!".
Mah…sogno o son desta?
Mi ero appena rialzata da sotto la panca, li stavo osservando; erano gli occhiali da lettura perché avevano le lenti trasparenti, la montatura marroncina di celluloide…
Ancora incredula e perplessa, mi riscuoto da queste riflessioni e prendo a raccogliere gli oggetti che avevo sparso sulla panchina, per sistemarli di nuovo nelle due borse, e cosa vi trovo?
I miei occhiali da lettura perfettamente ripiegati e riposti nella loro custodia.
Sogno o son desta..?
Giunta in città, dopo una tazza di caffè, ho una visione; senza una ragione alcuna un'immagine si va formando nella mente: mi sembra di vedere una bancarella dei libri a metà prezzo.
Decido di non passare dalla solita strada, ma da quella più lunga e cosa trovo nella piazza?
L'edicola dei libri a metà prezzo.
SOGNO O SON DESTA?
È infine giunta l'ora del rientro; ho già preso posto nel mio scompartimento: la borsa sul sedile, gli occhiali sul tavolino, ma il treno non parte.
DOBBIAMO CAMBIARE BINARIO!!!
SOGNO O SON DESTA???!!!,
SINCRONICITÀ?
©️ Marzia Pasticcini
mercoledì 13 settembre 2023
Nessun commento:
Posta un commento