Cookies' Blog

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lunedì 1 dicembre 2025

Vinile


Sono a casa di una famiglia albanese. Una vecchia mi porge un vinile sporco, mi chiede di lavarlo. 

Vado in bagno, lo lavo sotto l'acqua corrente e un po' di sapone liquido. Non ho niente con cui asciugarlo. 

Così mentre mi avvicino in cucina, varcata la porta fra una stanza e l’altra, vedo in un angolo della cucina alcuni canovacci colorati appesi ad un gancio, come si trovano in tutte le case. 

A quella vista sarei tentata di far notare a mio marito dove anche loro tengono gli stracci per asciugare i piatti.  A  mio marito non piacciono, vorrebbe li tenessi in un cassetto o agganciati all'interno dell'anta della cucina, sotto il lavabo, e non in vista. È nella realtà della veglia che non gli piacciono, ed è sempre quando è arrabbiato che li vede, altrimenti non ci fa caso. 

Vorrei proprio trascinarlo lì per farglieli vedere, quei canovacci appesi.

Ne stacco uno e prendo ad asciugare il disco. Però è peggio di prima, ci sono  macchie di olio tonde sulla superficie, indelebili.  Torno nella stanza e  porgo il disco alla vecchia. Lei lo mette sul piatto,  abbassa il braccio e la puntina si adagia sul solco producendo un fruscio che dura qualche secondo. Segue poi una musica  e una voce di donna che canta.  

Mi sembra di sentire qualche altra voce, qualche altro suono di sottofondo un po’ inquietante e non so se il disco è rovinato.


Lunedì 1 dicembre 2025

©️ Marzia Pasticcini

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